Giochi: in Europa ricavi per 127 miliardi di dollari entro il 2017

Nel solo 2011 il mercato globale del gioco in Europa ha fatto segnare una mole di ricavi che si è attestata sui 103.5 miliardi di dollari.

 

Analizzando il trend degli ultimi 5 anni, si è avuta una crescita dello 0,7% ogni anno. Volendo guardare in ottica prospettica, invece, affidandoci alle stime degli analisti e degli esperti, nei prossimi 5 anni il settore potrebbe crescere ad un ritmo intorno al 4% annuo, il che vuol dire che nel 2017 si arriverà a circa 127 miliardi di ricavi.

 

Tutto questo tenendo ben presente la crisi che attanaglia il vecchio continente da ben 4 anni. Ci sono quindi spiragli positivi.

 

I segnali buoni arrivano da internet, in quanto la diffusione della tecnologia tra fette di popolazione che fino a qualche anno fa avevano difficoltà anche a maneggiare un telefono cellulare può far presumere un tesso di crescita del segmento online quasi fino al 15% ogni anno.

 

Non è un caso che stanno proliferando in quest’ultimo periodo tutta una serie di piattaforme per il mobile gaming. Di conseguenza si stanno adattando anche i produttori e gli operatori del settore, un esempio è Eurovegas in Spagna.

 

La chiave di volta sembra quindi stare al passo coi tempi, seguire l’evoluzione della tecnologia ed adeguarsi per offrire in modo sempre più competitivo. Il gioco, da fenomeno di nicchia quale era, è ormai giunto sullo stesso piano di tipologie di intrattenimento completamente diverse.

 

Il tutto è avvenuto anche grazie alle normative dei paesi dell’Unione Europee. Dall’altro lato, le aziende più dinamiche sono state quelle che meglio si sono riuscite ad adattare alle mutate condizioni economiche e di mercato.

 

E’ fuori di dubbio che il fulcro per quanto riguarda il gioco, sia nella versione online che dal vivo, sia rappresentato dall’Europa. Su internet, però, stanno spuntando come funghi numerosissimi siti web che non rispettano gli standard di sicurezza e di protezione, in poche parole non sono regolamentati.

 

Per questo motivo la Commissione Europea ha messo in campo una serie di azioni che possano mettere in grado i Paesi membri di collaborare e sconfiggere situazioni borderline o peggio già sfociate nell’illegalità.